Molto si parla degli inserimenti, e quindi dei gol, di Khedira con la maglia della Juventus e della sua Nazionale. Dove sta il suo segreto? Si parla di preparazione fisica, di dieta, di nuovi assetti tattici. Sarebbe più semplice dire “intelligenza di gioco”. Che poi si tratti di un inserimento aereo sul secondo palo (come della gara dell’11 ottobre della Germania contro l’Irlanda del Nord) o di un inserimento dalla propria metà campo come (contro l’Inter in campionato) i fattori chiave sono sempre gli stessi: scelta di dove e quando attaccare lo spazio.
Non è un caso che Khedira sia il prodotto dei centri di formazione della Bundesliga dove si lavora da anni in maniera capillare sulle capacità cognitive per costruire i campioni.
Un frammento di un’azione del Mondiale 2014 ci aiuta a spiegare come si possa arrivare in porta con gesti tecnici apparentemente semplici ma favoriti da movimenti senza palla perfetti e, in quanto tali, perfettamente codificabili e perfettamente decodificati dai giocatori in campo.
Khedira scarica su Lahm e attacca la profondità senza palla. Sulla sua direzione di gioco ci sarebbe Muller che però fa un movimento “fuori” per aprire la difesa belga e suggerire il passaggio filtrante al compagno. La sua corsa è all’indietro per poter sempre vedere quello che accade dentro al campo. Il centrocampista bianconero continua la corsa sapendo che troverà il binario libero.
Muller riceve e serve sulla corsa il suo compagno, che in gergo si chiama “terzo uomo”. Questo il know-how che Khedira si porta appresso e di cui le sue squadre beneficiano. Allegri ne è consapevole e lo sfrutta facendolo giocare più vicino all’area avversaria rispetto al passato.

11/10/2016 Germania-Irlanda del Nord 2-0 / Gol di testa di Khedira sulla sponda aerea di un compagno

18/09/2016 Inter-Juventus 2-1 / Occasione gol creata in apertura da Khedira con un inserimento da dietro

16/06/2014 WC2014 Germania-Portogallo 4-0 / Giocata in verticale sul terzo uomo (Khedira) della Germania